Il termine “Waza” nel judo si riferisce alle tecniche o abilità utilizzate durante il combattimento per proiettare, immobilizzare o sottomettere l’avversario. Queste tecniche rappresentano l’essenza della pratica del judo e sono suddivise in diverse categorie a seconda dell’obiettivo e del tipo di movimento. Comprendere e padroneggiare le diverse categorie di Waza è fondamentale per diventare un judoka completo e competente sul tatami. Di seguito, esploreremo le principali categorie di Waza nel judo, fornendo esempi e descrizioni dettagliate per ciascuna categoria.
- Nage-waza (Tecniche di Proiezione): Le tecniche di proiezione mirano a far cadere l’avversario sul tatami. Alcuni esempi includono:
- O-goshi: Una tecnica di proiezione che coinvolge un’ampia rotazione delle anche per sollevare e proiettare l’avversario.
- Seoi-nage: Una tecnica di proiezione in cui l’attaccante solleva e proietta l’avversario sopra la spalla.
- Uchi-mata: Una tecnica di proiezione in cui l’attaccante solleva l’avversario usando la coscia interna.
- Katame-waza (Tecniche di Controllo): Le tecniche di controllo sono finalizzate a immobilizzare l’avversario a terra. Esempi di Katame-waza includono:
- Kesa-gatame: Una tecnica di controllo laterale in cui l’attaccante avvolge il braccio intorno al collo e alla spalla dell’avversario mentre blocca una delle gambe con il proprio corpo.
- Kuzure-kesa-gatame: Una variante della Kesa-gatame che consente maggiore libertà di movimento per l’attaccante.
- Yoko-shiho-gatame: Una tecnica di controllo laterale a terra che coinvolge il blocco del corpo dell’avversario con il proprio peso.
- Atemi-waza (Tecniche di Colpo): Le tecniche di colpo sono utilizzate per colpire punti vitali o vulnerabili dell’avversario. Alcuni esempi di Atemi-waza sono:
- Tsuki: Colpi diretti con il pugno verso il corpo o il viso dell’avversario.
- Uchi: Colpi diretti con il braccio o il gomito all’area della testa o del collo.
- Keri: Colpi con i piedi o le ginocchia verso l’addome, le gambe o il viso dell’avversario.
- Sutemi-waza (Tecniche di Sacrificio): Le tecniche di sacrificio coinvolgono l’uso del proprio corpo per proiettare l’avversario. Alcuni esempi di Sutemi-waza sono:
- Tomoe-nage: Una tecnica di sacrificio in cui l’attaccante si lancia all’indietro per far cadere l’avversario sul dorso.
- Uki-otoshi: Una tecnica di proiezione che sfrutta il peso e il movimento dell’avversario per farlo cadere all’indietro.
- Sumi-gaeshi: Una tecnica di ribaltamento in cui l’attaccante ruota sotto l’avversario per farlo cadere sul dorso.
- Shime-waza (Tecniche di Strangolamento): Le tecniche di strangolamento mirano a interrompere il flusso di sangue o aria all’avversario. Esempi di Shime-waza includono:
- Hadaka-jime: Uno strangolamento a collo nudo che coinvolge la pressione sulla trachea per interrompere il flusso d’aria.
- Okuri-eri-jime: Un tipo di strangolamento a cravatta che coinvolge il braccio dietro la testa dell’avversario per bloccare il flusso d’aria e sanguigno.
- Kataha-jime: Strangolamento a un braccio, che coinvolge il braccio dell’esecutore avvolto intorno al collo dell’avversario per esercitare pressione.
- Kansetsu-waza (Tecniche di Leva Articolare): Le tecniche di leva articolare mirano a sottomettere l’avversario attraverso la pressione su articolazioni come gomiti, polsi o spalle. Esempi di Kansetsu-waza sono:
- Ude-garami: Una leva articolare del gomito che coinvolge la pressione verso l’articolazione per forzare la sottomissione.
- Hiza-gatame: Una leva articolare del ginocchio che coinvolge la pressione sul ginocchio per sottomettere l’avversario.
- Ashi-garami: Una leva articolare della gamba che coinvolge la pressione sul ginocchio